La Terra Santa. Il “Grand Tour” per imparare a vivere è il titolo del convegno che, promosso dagli Amici di Saxum di Palermo, ha avuto luogo lo scorso 22 novembre a Palermo, nella prestigiosa sede dell’aula magna del liceo classico Umberto I.
Di fronte ad un pubblico numeroso la giornalista Alessandra Turrisi ha posto alcune domande ai tre relatori, profondi conoscitori della Terra Santa ove sono stati, negli anni, svariate volte.
Fra Mirko Montaguti, biblista e guida di Terra Santa – che ha più volte accompagnato i pellegrinaggi organizzati dall’Associazione Amici di Saxum – Ennio Cardona, docente universitario, e Vincenzo Orlando, medico, hanno diversamente risposto ai quesiti posti dalla moderatrice.
Qual è il significato del viaggio? E’ un Grand Tour o un pellegrinaggio? Quale il luogo che più vi è rimasto nel cuore? Queste le domande con cui si sono dovuti confrontare i relatori.
Nelle risposte è emersa una diversità del modo di sentire e di vivere questa particolarissima esperienza che si sposa perfettamente con la consapevolezza che un viaggio in Terra Santa diventa sempre percorso personalissimo e, come sottolineato dalla frase simbolo del convegno “Io ci sono stato, conosco la strada, sono tornato per accompagnarvi… ma di quel che succederà nel personalissimo dialogo tra voi e loro io non so nulla” (tratta da un testo di Franco Nembrini nella introduzione al suo Inferno di Dante), le risposte non possono che essere, ancorché non contrastanti, sicuramente diversissime.
Tra le molte idee espresse il pubblico è rimasto particolarmente colpito dalla presentazione del pellegrinaggio come percorso interiore e dal fatto che la visita di questa terra spinga tutti comunque a porsi domande, a crescere nel desiderio di capire, pur di fronte a tante contraddizioni evidenti quali i muri di divisione e la coesistenza di riti diversi e talora contrastanti. Il deserto, il lago di Tiberiade e le pietre del monte Calvario sono i luoghi dove ha posto piede Gesù il Cristo, dove Dio si è fatto conoscere in una dimensione storico geografica. Queste sono, secondo il parere degli oratori, le vere basiliche della nostra fede. Le numerose domande , infine, da parte del pubblico confermano la riuscita della serata.